sabato 29 settembre 2012

In ascolto #2

..il giorno mi pento d'averti incontrata, la notte ti vengo a cercare.



venerdì 28 settembre 2012

Think different!

Ieri, oggi, non so bene, sono stato al day 1 dell'IPhone 5.
Prima che vi affrettiate ad esprimere qualunque giudizio vi premetto che, nonostante abbia un IPhone, non sono un fan di questi eventi. Non spenderei mai 800 euro per un cellulare (io lo pago 150 euro) e di certo non mi presenterei mai alla mezzanotte del giorno di lancio per averlo tra i primi.
Sono andato al Centro Commerciale Roma Est, perché c'era un mio amico. Già lo scorso anno mi aveva chiesto di seguirlo in questa "pazzia" ed io non avevo potuto. Quest'anno potevo e sono andato!
Vi dirò una cosa. Aldilà della questione acquisto dell'IPhone o meno passare la notte con centinaia di persone in attesa dell'apertura dell'Apple Store è qualcosa di veramente divertente e piacevole.
In fin dei conti è semplicemente una passione costosa ed indotta come ce ne sono tante altre. Non è differente da chi spende i propri soldi per partecipare a raduni di altro tipo: sportivi, religiosi, politici od altro.
Ho conosciuto persone piacevoli ed ho fatto qualcosa di diverso dal solito. Quello che rimane sono i rapporti umani di persone normalissime che per una notte si sono ritrovate per compiere una piccola pazzia.
Tutti i giudizi risparmiateli per l'immoralità delle tante oscenità che ci pervadono e rispetto alle quali abbiamo l'abitudine di voltare la faccia. Cercate di ricordare che alimentare polemiche su scelte di questo tipo non fanno altro che distrarvi dalle questioni reali.
Piuttosto è importante ripartire, il giorno dopo aver passato delle ore di sfogo come queste, con la lucidità di  saper guardare alla realtà ed alle sue problematiche ed opportunità.

martedì 25 settembre 2012

Assalto al cielo!

Oggi sono stato alla prima lezione del corso di arrampicata nella palestra popolare di San Lorenzo, qui a Roma.
La palestra mi sembra ben organizzata, è piccolina. Le pareti mi paiono adatte a simulare tutte le difficoltà. Inoltre è molto frequentata da ragazzi e ragazze più o meno della mia età. Insomma un bell'ambiente.
Massimo, l'istruttore, mi è sembrato una persona ben disposta, capace e che sa il fatto suo.
Oggi ci ha fatto iniziare con una buona prima parte di stretching ed una seconda in cui ci ha fatto scalare per più volte due pareti con difficoltà differenti. Ci ha posto come vincolo solo le prese per le mani.
E' stato molto bello, anche perché le pareti le abbiamo scalate senza corda di sicurezza (sono alte all'incirca 5 metri) e con la regola di doverci lanciare sul materasso sottostante una volta giunti all'ultima presa. Devo confessare che il momento che mi dava più adrenalina era proprio il salto finale.
Nell'arrampicata penso di aver dato una buona prova. Mi sono reso conto di tutti i miei limiti tecnici, però le potenzialità le possiedo e sicuramente potrò migliorare molto.
Il corso si tiene due giorni a settimana, il martedì ed il giovedì, e per i tre mesi di durata mi costerà 130 euro. Decisamente più abbordabile del corso del Club Lanciani!
L'istruttore ci ha anche proposto un corso aggiuntivo di quattro lezioni che si terranno il sabato e che comprendono anche due uscite in falesia la domenica. A questo, però, non potrò partecipare per il momento. Innanzitutto perché il fine settimana sono a Fondi ed in secondo luogo perché dovrei spendere altri 150 euro che in questo momento non ho.
Quindi, nel complesso, l'impatto è stato più che positivo. Mi sento veramente a pezzi e so già che domani alzarmi dal letto sarà una sofferenza. Oltretutto mi aspetta una giornata fatta di corse da un posto ad un altro. Indi per cui a breve me ne vado a dormire. 

lunedì 24 settembre 2012

Un passo avanti!

Dopo lo studio, l'attesa per il rinvio di qualche giorno e l'ansia di questa mattina, ho finalmente dato l'esame di Storia del giornalismo.
Quando, questa mattina, sono arrivato in sala lauree, dove si teneva l'esame, la prima a darmi il buongiorno è stata l'ansia. Per fortuna ho ritrovato un'amica dell'università che doveva dare lo stesso esame e mi sono messo a chiacchierare e dire stupidaggini. Insomma al solito ho cercato di alleggerire la tensione ridendo e facendo ridere.
Quando la prof è arrivata le cose sono sembrate mettersi per il peggio. Tutte le preoccupazioni e le voci sulla sua pignoleria e capacità di concentrarsi su domande prettamente storiche e non di giornalismo si sono concretizzate. Per fortuna poco dopo è arrivato anche il giornalista che ha tenuto un modulo durante le lezioni, Daniel Della Seta. Lui è un tipo fuori dall'ordinario, vestito a puntino ma con dei ricci che ne indicano la personalità particolare, conduce il giornale radio su Radio 1.
Dopo l'appello la prof annuncia che lei procederà ad interrogare gli studenti del corso di Storia contemporanea corso avanzato, mentre Della Seta si occuperà di Storia del giornalismo.
Lui inizia e sembra che tenga molto tempo e vada in profondità con le domande. La prima ragazza torna a sedere con un 23. A questo punto il mio obiettivo è di non scendere sotto il 25 per non abbassare troppo la mia media del 29.
Quando, finalmente, arriva il mio momento l'esame sembra scorrere velocemente. A parte qualche piccola esitazione mi pare di assistere più ad una chiacchierata che ad un esame.
Alla fine torno a sedere con un 29! La media è salva e questo già poteva bastarmi per dare la giusta svolta alla mia giornata.
Poco dopo essere uscito dall'aula Daniel Della Seta esce a sua volta e mi chiama. A quel punto una punta di gelido terrore mi assale. Il motivo, però, è sorprendente. Mi chiede di dargli i miei contatti, perché l'ho colpito nella discussione. Mi chiede di darci del Tu e mi dice che mi contatterà.
Insomma al bel voto si è aggiunto un risultato del tutto inaspettato.
A quel punto il resto della giornata è trascorso senza pensieri e con una sana sensazione di felicità.


domenica 23 settembre 2012

La mia Politica.

Oggi ho avuto una discussione vivace su Facebook.
Si parlava di politica, delle primarie del centrosinistra. Commentado sulla bacheca di un mio concittadino che sostiene Renzi ho ingaggiato un confronto vivace, ma sostanzialmente corretto. Com'è giusto che sia, soprattutto se a confrontarsi sono un renziano ed un vendoliano, come sono io.
Il problema è che nella conversazione ha fatto intrusione un altro ragazzo di mia conoscenza. Una persona di cui non ho alcuna stima e di cui conosco fin troppo bene le ambizioni. Pensa di poter usare la politica come ufficio di collocamento, ma senza successo. Questo a dimostrazione sia della sua visione distorta della politica e sia della sua incapacità di piegarla ad i suoi interessi. Quello che facilmente si può definire come un opportunista inetto.
Ebbene, questa persona è intervenuta attaccandomi personalmente e mettendo in discussione la mia coerenza e la mia trasparenza e correttezza.
Questo non posso accettarlo. E non perché ho piena fiducia nella correttezza delle mie azioni e pretendo di possedere la verità assoluta (che peraltro non esiste). Non posso accettarlo perché so bene il motivo per cui faccio politica.
La Politica è legata alla mia persona, perché è parte della mia famiglia. E non perché io abbia parenti con alti incarichi istituzionali o roba simile. È parte della mia famiglia, perché è nella storia di ogni suo componente. Lo è entrata nella mia dal momento che uno dei miei ricordi di infanzia più belli è quello di un pomeriggio in macchina con mio padre, mentre procediamo a passo d'uomo nel quartiere delle case popolari della mia città con le trombe montate che fanno risuonare le note di Adelante di De Gregori. 
Ha rappresentato la vita di mio padre che dopo essere stato inizialmente anarchico ha condiviso con mia madre la militanza nella FIGC fin dagli inizi degli anni '80. Ed ora è consigliere comunale per il PD.
È stata vita nei passi di un mio zio, che ha lottato e lotta per quello in cui crede. Lo ha fatto da ragazzo nel PSI, ha proseguito da consigliere comunale ed ora lo fa da dietro le quinte, aiutando mio padre.
Era negli occhi vivi di mio nonno che le ha dedicato anima e corpo. Prima nel PSI come consigliere comunale e poi, con l'arrivo di Craxi, da privato cittadino. È stata la sua lente sul mondo ed il suo strumento per cambiarlo.
Ecco la MIA Politica non è quella che vedete nella tv e di cui leggete nei giornali. La mia Politica sono gli occhi lucidi di mio nonno, i passi di mio zio e la caparbietà di mio padre. La mia Politica è quella che cerco di far vivere nei miei gesti, come spero che possa vivere nei pensieri di chi mi seguirà. Non è qualcosa che può essere colta come si coglie un fiore. Se all'apparenza può sembrarlo nella realtà nasconde radici profonde, come quelle di un albero secolare.

A mio nonno una volta ho fatto una promessa. Quella di rispettare due suoi insegnamenti come barra di navigazione per la vita. Il dovere dell'onestà e la capacità di essere solidale. Gliel'ho promesso che ero bambino seduto in cucina e gliel'ho ripetuto nel momento in cui ho poggiato il garofalo rosso sulla sua bara al suo funerale.

Oggi alle persone, come quel ragazzo, che mettono in dubbio la generosità del mio impegno politico. A loro dico grazie, perché mi permettono di potergli rispondere senza timore. Mi permettono di rinnovare una volta di più la promessa che feci a mio nonno, che è impegno di vita.

Questa è la mia Politica.

giovedì 20 settembre 2012

Ritorno a Roma

Il mio ritorno a Roma è ormai imminente ed in questi giorni continua a concretizzarsi quello che sarà il quadro dell'inverno che mi aspetta.
Fino a qualche giorno fa pensavo che le lezioni di questo semestre iniziassero i primi di ottobre. Invece, poi, ho saputo, grazie ad un mio amico, che iniziano il prossimo lunedì. Quindi mi sono andato a controllare i corsi che dovrò seguire. Mi toccheranno Diritto parlamentare e Diritto della Previdenza Sociale. Inoltre lunedì dovrò andare nel dipartimento di lingue della facoltà per cercare di parlare con il professore di francese del mio canale. Devo dare un'integrazione di lingua e vorrei evitare di dover portare un programma spropositato, come accaduto per la triennale. Scelgo francese proprio perché è solo un'integrazione e questa è una delle due lingue che ho già dato alla triennale (l'altra è spagnolo) e con la quale ho maggiore confidenza. Oltretutto si concilia alla perfezione con il mio viaggio a Lione dall'1 al 5 novembre.
Dai due esami di diritto, invece, mi aspetto un semestre interessante. Capisco che per chi non frequenta la facoltà di Scienze politiche pensare di potersi interessare a due esami di diritto come questi è pressoché impossibile. Per chi, però, ha scelto, come me, di iscriversi alla laurea magistrale in Scienza della Politica - Studi parlamentari sono esami fondamentali. Senza un minimo di interesse non potrei riuscire a studiarli.
Oggi sono anche venuto a conoscenza del fatto che l'esame di Storia del giornalismo che avrei dovuto sostenere domani mattina è stato, invece, spostato a lunedì mattina. Meglio così, vuol dire che mi risparmierò un viaggio andata&ritorno a Roma ed avrò tre giorni in più per ripassare.
Per quanto riguarda le attività extra universitarie ho ricevuto una risposta dalla palestra popolare di San Lorenzo che avevo contattato per il corso di arrampicata. Martedì andrò a fare una lezione di prova. Quindi insieme alla valigia con viveri (non potrei sopravvivere con i prodotti dei supermercati di Roma) e panni mi porterò anche il mio zaino da climbing con le scarpette. Non vedo l'ora di iniziare. Oltretutto sono dovuto anche andare dal mio medico per farmi fare il certificato per lo svolgimento di attività sportiva non agonistica. Una sorpresina che mi è costata ben 30 euro. Un grazie sentito al nanerottolo nazionale (Berlusconi) che ha inserito per legge il pagamento di questo certificato!
Probabilmente la prossima settimana anziché ritornare alla città natale con un treno regionale del venerdì mattina ci tornerò in macchina con un mio caro amico. Infatti giovedì sera dovrei raggiungerlo al centro commerciale di Roma Est per assistere al day 1 dell'IPhone 5. Non pensiate a male, non sono un appassionato di questi eventi. Anche se ho un IPhone (e lo devo solo a mio padre che avendo un contratto aziendale può acquistarli appena usciti a meno di 200 euro) non ne sono un fanboy. In realtà vado solo per stare con Francesco, farmi due risate passando la notte sveglio con lui e tanti altri sconosciuti. Insomma un'esperienza diversa dal solito in compagnia di un amico di vecchia data.
Quindi per il momento questo semestre che viene promette bene. Spero che continui così che il prossimo già so che sarà molto più pesante.

venerdì 14 settembre 2012

E diventano anni

Stasera ho dato appuntamento a tutti i miei amici fondani (si chiamano così gli abitanti della città dove sono nato e vivo) per aspettare insieme la mezzanotte. So bene che non è il 31 di dicembre, ma passata la mezzanotte arriverà il 15 di settembre e quindi il mio compleanno.
Ho riflettuto un po' se festeggiare o no. Alla fine mi sono detto che sarebbe stata una buona scusa per riunirmi intorno persone alle quali tengo e questa mi è bastata come motivazione valida. Che poi sono le persone che mi girano attorno tutto l'anno tra passeggiate, caffè, chiacchierate e serate al pub. Insomma è la mia comunità.
Ne faccio 28, v e n t o t t o, che pochi non sono. Per carità non sono vecchio o non giovane, non mi ci sento. Però non sono pochi a guardarli tutti insieme. Ho fatto tante cose in più di un quarto di secolo e tante ho intenzione di farne.
Ora come ora ho pochi obiettivi da raggiungere. L'università è sicuramente il più importante. Voglio rispettare l'impegno preso con me stesso di chiudere quest'esperienza non oltre i 29 anni compiuti. Poi vengono le cose meno importanti. Come il desiderio di iscrivermi ad un corso di arrampicata.
Ho iniziato ad arrampicare un anno fa grazie a due miei amici. Non crediate, ci sono stato sei volte ad arrampicare in falesia. Però è una cosa che mi piace, mi libera, mi rilassa ed è anche una sfida. Una sfida contro me stesso che soffro di vertigini e voglio superare questo mio blocco mentale. Per questo sono in cerca di un corso abbordabile in qualche palestra di Roma. Mi ero informato sui corsi al Club Lanciani, ma sono proibitivi per le mie tasche. Quindi ora ho contattato una palestra popolare che si trova nel quartiere di San Lorenzo e sono in attesa di una risposta.
Un altro desiderio è quello di tornare a trovare mia cugina a Lione, in Francia, dove lei vive e lavora con il suo compagno. In questi giorni ho avuto la bella notizia dai miei che mi hanno detto di aver deciso di volermi pagare il viaggio. Questo significa che la partenza è quasi certa. Dall'1 al 5 di novembre dovrei ritrovarmi lì. E questo mi rende felice, perché adoro Lione e, soprattutto, adoro stare con mia cugina. Inoltre sarà l'occasione per acquistare qualche gadgets del Piccolo principe, visto che l'autore è originario proprio di Lione!
Infine ho un ultimo impegno che intendo rispettare per l'inverno romano che mi attende. Divertirmi! Uscendo con gli amici dell'università e non, andando ai concerti dei cantanti e dei gruppi che mi piacciono. Voglio sorridere più che posso, perché le cose che me lo impediscono occupano già troppo spazio di questi tempi.
Ah avevo anche un altro desiderio, che ho dovuto per il momento accantonare. Volevo, voglio farmi un tatuaggio. Ho già ben chiaro cosa tatuarmi e dove. Devo solo trovare i soldi ed un pizzico di coraggio. Ad ogni modo c'è tempo per realizzare questo desiderio.
Ora vado a cenare e mi preparo a passare una serata piacevole con un bel brindisi, una fetta di tiramisù ed un gremito gruppo di amici.  


martedì 11 settembre 2012

E tu, da che parte stai?

Sabato sono stato protagonista di una piccola "disavventura". Come da abitudine sono uscito nel pomeriggio con la mia bici per recarmi nella mia edicola di fiducia a comprare Left, il settimanale che leggo abitualmente. Da un po' con Left, il sabato, viene data anche L'Unità. Quotidiano che ho letto per molto tempo, ma che ora non rispecchia più a pieno il mio pensiero ed al quale, di conseguenza, dedico poca attenzione.
Ebbene dopo essere stato costretto a girare tre edicole per trovare la rivista che questo sabato è andata, stranamente, a ruba mi sono recato nella tabaccheria di uno dei miei amici più stretti. Lasciando la mia bici di fianco l'entrata, che è sorvegliata a ciclo continuo da svariate telecamere.
Quando sono uscito dalla tabaccheria per recarmi a casa sono rimasto sbalordito nel constatare che ero stato derubato del quotidiano e della rivista che avevo lasciato inserite nel portapacchi della bici. In un primo momento ho pensato ad uno scherzo di un amico, poi ad un gesto malevolo di qualche destroide. Purtroppo, andando a controllare il filmato della telecamere ho dovuto constatare che entrambe le ipotesi erano sbagliate.
A commettere il furto è stata una persona che conosco, un disoccupato. Questo è un fatto che ha suscitato in me reazioni e sentimenti contrastanti. Da una parte provo rabbia per il torto subito e vorrei che la rivista mi venisse resa. Dall'altra capisco che è stato un gesto dettato da una condizione di difficoltà e dal desiderio di poter leggere quel quotidiano, un quotidiano di sinistra.
In me diversi principi si scontrano. Innanzitutto quello che mi suggerisce che l'onestà è il valore più importante per una persona e che non può esserci dignità senza una condotta retta. D'altro canto, però, sorge in me anche una volontà di contestualizzare l'accaduto e di interpretare un gesto come espressione di un desiderio represso. Poter leggere il quotidiano che rappresenta quelle che lui ritiene siano le sue idee, i suoi valori. Quel quotidiano che non può permettersi di comperare.
Ed io, che porto con orgoglio quella maglietta con su la frase della canzone di De Gregori, questa volta da che parte sto... dalla parte di chi ruba nei supermercati o di chi li ha costruiti rubando?
Probabilmente riavrò Left, ma spero che lui abbia potuto godere della lettura de L'Unità almeno per quel giorno.

giovedì 6 settembre 2012

I miei vicini

Io odio i miei vicini, la loro maleducazione, il loro modo urlato di vivere, la loro mancanza di rispetto per il silenzio a tutte le ore.


Esame a settembre

Per la seconda volta nella mia carriera universitaria mi ritrovo a preparare un esame per l'appello di settembre. La prima volta ero stato costretto a farlo dopo non aver passato (unico caso in quattro anni di università) un esame. Questa volta la necessità è dettata dai tempi stretti che mi costringono a dare il maggior numero di esami nel minor tempo possibile per tenere fede alle mie intenzioni. Ovvero la volontà di arrivare a concludere l'università per il marzo del 2014.
In compenso l'esame è di quelli interessanti, che offrono punti di vista importanti sulla storia del nostro Paese. Si tratta dell'esame di storia del giornalismo. La possibilità di ripercorrere l'intera evoluzione dei media in Italia mi offre l'ennesima occasione per analizzare problemi, insofferenze, carenze e disfunzioni che da sempre attanagliano lo stivale.
Quindi studio con piacere, riprendendo i ritmi di sempre. L'unica speranza è di riuscire a starci con i tempi e, nel contempo, ottenere un buon risultato. Ancora due settimane e vedrò come andrà a finire.

Reset

Come da titolo. Per questo blog, che è stato ripulito della sua breve vita precedente. Ora si riparte da zero.