martedì 11 settembre 2012

E tu, da che parte stai?

Sabato sono stato protagonista di una piccola "disavventura". Come da abitudine sono uscito nel pomeriggio con la mia bici per recarmi nella mia edicola di fiducia a comprare Left, il settimanale che leggo abitualmente. Da un po' con Left, il sabato, viene data anche L'Unità. Quotidiano che ho letto per molto tempo, ma che ora non rispecchia più a pieno il mio pensiero ed al quale, di conseguenza, dedico poca attenzione.
Ebbene dopo essere stato costretto a girare tre edicole per trovare la rivista che questo sabato è andata, stranamente, a ruba mi sono recato nella tabaccheria di uno dei miei amici più stretti. Lasciando la mia bici di fianco l'entrata, che è sorvegliata a ciclo continuo da svariate telecamere.
Quando sono uscito dalla tabaccheria per recarmi a casa sono rimasto sbalordito nel constatare che ero stato derubato del quotidiano e della rivista che avevo lasciato inserite nel portapacchi della bici. In un primo momento ho pensato ad uno scherzo di un amico, poi ad un gesto malevolo di qualche destroide. Purtroppo, andando a controllare il filmato della telecamere ho dovuto constatare che entrambe le ipotesi erano sbagliate.
A commettere il furto è stata una persona che conosco, un disoccupato. Questo è un fatto che ha suscitato in me reazioni e sentimenti contrastanti. Da una parte provo rabbia per il torto subito e vorrei che la rivista mi venisse resa. Dall'altra capisco che è stato un gesto dettato da una condizione di difficoltà e dal desiderio di poter leggere quel quotidiano, un quotidiano di sinistra.
In me diversi principi si scontrano. Innanzitutto quello che mi suggerisce che l'onestà è il valore più importante per una persona e che non può esserci dignità senza una condotta retta. D'altro canto, però, sorge in me anche una volontà di contestualizzare l'accaduto e di interpretare un gesto come espressione di un desiderio represso. Poter leggere il quotidiano che rappresenta quelle che lui ritiene siano le sue idee, i suoi valori. Quel quotidiano che non può permettersi di comperare.
Ed io, che porto con orgoglio quella maglietta con su la frase della canzone di De Gregori, questa volta da che parte sto... dalla parte di chi ruba nei supermercati o di chi li ha costruiti rubando?
Probabilmente riavrò Left, ma spero che lui abbia potuto godere della lettura de L'Unità almeno per quel giorno.

4 commenti:

  1. Al di là del fatto che godere della lettura dell'Unità è una sensazione che non ho mai avuto il privilegio di provare... sono felice di darti il benvenuto. Finalmente atterro su un blog nato dopo il mio. Che sorriso simapatico che hai Marco. Ho passato quaranta giorni da ultima arrivata nel blogmondo, non ti dico che calvario. Quindi ti meriti una nuova follower, un formale invito a visitare casa mia, a commentare dove e come ti pare e a seguirmi, come io farò con te, almeno sino a quando non mi obbligherai a godere di certe letture :)

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    1. Ciao Giorgia. Mi dispiace doverti dare subito una piccola delusione. Il mondo dei blog lo bazzico da parecchio e questo è solo l'ultimo rifacimento dei tanti blog che ho tenuto. Però fa sempre piacere avere una lettrice in più.
      Per quanto riguarda le letture puoi stare tranquilla che non è nella mia indole imporle a nessuno. Anzi, sarà un piacere scoprire le tue! :)

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  2. btw, un consiglio: leva quella fastidiosa codifica ai commenti, guarda nelle impostazioni. Così fa tutti, ciao.

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