lunedì 31 dicembre 2012

Quello che rimane

Non voglio fare bilanci, non servono. Ciò che è fatto è fatto e nulla può cambiarlo. Di questi 365 giorni tocca fare lezione nel bello e nel brutto per preparasi ad affrontare i prossimi che stanno per arrivare. Però mi piace ripercorrerli col pensiero per vedere cosa me ne rimane.
Sicuramente di quest'anno mi rimarrà l'inizio del corso di laurea magistrale. Un nuovo inizio nella strada della vita. I nuovi amici conosciuti e con cui sono riuscito a creare dei bei rapporti. Gli esami che sono fluiti via insieme alle lezioni con voti che non mi sarei mai aspettato. Ed ecco che ora mi ritrovo già a metà percorso con decisioni importanti da prendere ed un impegno nello studio che ha bisogno di essere rilanciato.
In secondo luogo non posso non riportare tra gli avvenimenti importanti la mia nomina a Presidente della sezione intercomunale ANPI della mia città. Un onore per me che mi ha fatto capire quanto io ci tenga a far parte di questa comunità. Un'esperienza importante che continua, nonostante i tempi non siano mai facili.
Legata al mio far parte dell'ANPI è stata la mia permanenza, per una settimana, a Marzabotto, alla festa nazionale di questa organizzazione. Sette giorni intensi dove ho potuto conoscere tante persone di ogni età ognuno con la propria storia e le proprie motivazioni per essere presenti lì. Persone che spero di rincontrare presto.
Poi non mi è possibile non inserire tra i momenti importanti di quest'anno il Capannone On The Road 2012. Anche quest'anno è stata una festa memorabile organizzata con fatica ed impegno, ma che ci ha donato tantissima felicità. Non potrò mai smettere di sentirmi fortunato di avere degli amici fantastici con cui ho l'opportunità di condividere un'esperienza tanto bella com'è quella del Capannone.
Di seguito immancabile è anche il bel soggiorno a Lione con mia cugina, il suo compagno ed il resto della compagnia. Un'esperienza che ripeterei volentieri. 
Avviandomi alla conclusione devo anche segnare i fatti che mi fanno meno piacere. Ovvero i problemi di salute di mio padre, di mia padre e del mio zio più caro. Tutti problemi che sembrano risolvibili o in via di risoluzione. Sta di fatto che dovrà essere il 2013 a darci il responso in merito.
Infine c'è lei. Quella che mi fa penare, ma che al tempo stesso mi regala momenti di felicità assoluta. Anche qui ci sarà bisogno che il tempo passi per capire come andranno le cose. In ogni caso nessun rimpianto.
Ecco questo è il mio 2012. Non è eccezionale, non è significativo, è solo mio.
Superfluo ribadire che ci si augura sempre che il futuro possa riservarci solo giorni belli. In ogni caso spero solo di avere sempre la capacità di affrontare al meglio ogni giorno, bello o brutto che sia.

domenica 30 dicembre 2012

La mia ancora di salvezza

Oggi, come ogni domenica, è venuta a pranzare a casa la mia unica nonna ancora in vita. Sempre con i suoi lamenti dovuti alle sue condizioni di salute, che non le permettono più di essere la donna che era una volta. Sempre con i suoi argomenti detti e ridetti ogni volta che ci vediamo.
Oggi, però, quando mi ha chiesto di sedermi accanto a lei per tenerle la mano l'ho fatto con maggiore convinzione del solito. Perché oggi quella mano mi serviva, più di altre volte. Oggi, senza saperlo, è stata lei a tenere la mia mano. Tanto che ho potuto chiudere gli occhi ed addormentarmi.
Lei, che ora è tanto fragile, mi ha cullato ancora una volta, come quando ero abbastanza piccolo da poter essere tenuto in braccio. A volte penso che queste piccole cose siano la mia ancora di salvezza. Soprattutto in questo periodo quando i miei stati d'animo mutano con lo scorrere dei minuti. 

Come se non bastasse mi ha anche portato un buon numero di Ferrero Rocher. Sicuramente rappresenteranno un ottimo rimedio ai miei sbalzi d'umore repentini.


sabato 29 dicembre 2012

Nel giardino dei fantasmi

Oggi vi suggerisco un disco che ho appena messo in ascolto. L'ultimo dei Tre Allegri Ragazzi Morti - Nel giardino dei fantasmi.


giovedì 27 dicembre 2012

Una giornata impegnata

Stamattina sono andato in libreria a cambiare il regalo fattomi da mia madre. Passeggiando tra i libri ho pensato quasi subito di prendere il romanzo di Massimo Gramellini - Fai bei sogni. La trama mi ha preso e penso, la trovo adatta a questi giorni.

"Fai bei sogni è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina in punta di piedi e a testa bassa, perché il cielo lo spaventa, e anche la terra."

Poi, però, mi sono ricordato che già lo avevamo in casa quindi la mia scelta è ricaduta sull'ultimo romanzo di Stefano Benni - Di tutte le ricchezze.

Ad ogni modo leggerò per primo un altro libro di Marisa Ombra - Libere sempre. Sia perché mi interessa leggerlo e sia perché ne organizzerò la presentazione come sezione A.N.P.I. nella mia città per il mese di marzo.


Oggi ho anche ricevuto l'agenda per il 2013. Si tratta dell'agenda del Senato della Repubblica che hanno regalato, come ogni anno, a mio padre. Veramente ben fatta. Ora dovrò solo impegnarmi ad usarla. Da quando ho un iPhone ho perso l'abitudine di appuntarmi gli impegni su un'agenda.


Nel pomeriggio sono stato alla riunione del Comitato provinciale dell'A.N.P.I. a Latina, la città capoluogo della mia provincia. Era una riunione che dovevamo fare da un po' ed in cui era necessario prendere delle decisioni organizzative importanti. Per fortuna è stata abbastanza contenuta nel tempo e coerente negli interventi e nelle decisioni.

Infine oggi è finalmente arrivato il decoder MySkyHD! Non vedo l'ora di poter usare il nuovo OnDemand per vedere le serie televisive che mi piacciono senza lo stress della diretta.


Insomma la giornata è stata bella piena e questo mi è servito. Soprattutto perché ho potuto tenere la mia mente impegnata senza che divagasse su argomenti che non fanno che procurarmi ansia in questo momento.



mercoledì 26 dicembre 2012

Scelgo di rischiare

Oggi io e lei ci siamo rivisti dopo due settimane. Abbiamo passeggiato, ci siamo fermati in un bar. Per tutto il tempo abbiamo parlato di cose più o meno serie. Sembrava non volessimo in nessun modo parlare di noi. Quando siamo arrivati sotto casa sua mi ha invitato ad entrare. Ci abbiamo messo un po' a rimanere soli. Alla fine ce l'abbiamo fatta. E' stato bello poterla avere di nuovo tra le braccia. Così piccola da sembrare indifesa, quando in realtà è molto più forte di me.
Il problema è che anche oggi mi ha detto che non ha intenzione di iniziare una storia. Però non vuole perdermi. Lo so che normalmente arrivati a questo punto dovrei essere io a chiudere. Non ci riesco. L'idea di perderla mi fa star male. Preferisco continuare a vederla senza che siamo ufficialmente una coppia e magari perderla più in là, perché lei un giorno incontrerà qualcun altro con cui deciderà di iniziare qualcosa di serio.
So che tutto questo non potrà che farmi male, ma è l'amore. Non c'è razionalità che tenga. Averla tra le braccia è tutto ciò che voglio. Le conseguenze dell'amore possono essere crudeli, ma a volte sono inevitabili. Scelgo di correre il rischio di soffrire in cambio di tutti gli attimi di felicità che lo stare con lei mi regala.

martedì 25 dicembre 2012

Il Natale che va

E' stata dura alzarsi stamattina. Ieri sera sono uscito come previsto poco prima della mezzanotte per incontrare i miei amici all'Antipapa. Il risultato è stato che sono tornato a casa alle tre dopo aver aperto sei bottiglie di spumante. Inutile dirvi che ancora avverto la sua presenza nella mia testa.
Oggi sono stato con mio padre e mio fratello a casa di mio zio, il fratello di mio padre, per fare gli auguri. E' stato bello rivedere tutti (non ci vediamo spesso, se non per le feste), ma, soprattutto, mi ha fatto piacere rivedere mia nipote. Cresce a vista d'occhio ed è vivacissima. Ormai cammina, seppur traballando, e le piace  ballare (per ora con i Club Dogo, in futuro spero che i suoi gusti musicali cambino!).
Il pranzo è stato nient'affatto leggero. Le lasagne erano buonissime ed ho abbondato con le quantità. Per fortuna non sono una di quelle persone che rischia di mettere peso! Quindi mi concedo al cibo più che posso con sfrontata indifferenza per chi soffre seguendo le diete!


Nel pomeriggio ho chattato con lei. Situazione stabile. Ci vuole tempo ed io non sopporto l'idea che ne debba passare.


Infine vi faccio il resoconto dei regali ricevuti!

- un pile verde (regalo che ho suggerito io stesso a mio padre che non sapeva cosa prendermi)
- un paio di pantofole
- una kefiah blu (che si aggiunge a quella verde/nera, alla nera, alla verde, alla rossa... si ne ho troppe!)
- il libro di Marisa Ombra - Libere sempre (devo organizzarne la presentazione come sezione ANPI)
- il libro di Carlos Ruiz Zafon - Le luci di settembre (che già possiedo e che cambierò nei prossimi giorni)
- 50 euro (immancabile "anferta" di mia nonna)

Insomma anche questo Natale sta passando con tutti i suoi pro ed i suoi contro.

lunedì 24 dicembre 2012

La vigilia

Nonostante sia la vigilia di Natale questa mattina l'ho passata soprattutto a studiare. Non posso permettermi di perdere neanche un giorno!
Il pranzo l'ho passato in famiglia con le tradizionali frittelle. Intanto aspetto che arrivi questa sera per gustare la cena e scartare i regali.
A mezzanotte andrò al pub della mia città che normalmente frequento con i miei amici, l'Antipapa (magari un giorno vi racconterò l'origine del nome), e che apre appositamente alle undici e mezza il giorno della vigilia.


Questa mattina lei si è fatta risentire su WhatsApp. Tra domande di rito e risposte di cortesia mi ha ripetuto che le mancano i nostri pomeriggi assieme. Ho cercato di limitare le parole, di non concederle risposte troppo affettuose. Ha detto che forse mi chiamerà nel pomeriggio per farmi gli auguri. L'aspetto, ma non so quanto felice potrà essere la nostra conversazione.


A tutti coloro che passano di qui auguro giorni felici, che siano all'altezza delle vostre aspettative.


domenica 23 dicembre 2012

Patemi d'animo

Due mesi fa ho conosciuto una ragazza. All'inizio la ritenevo solo l'ennesimo contatto su facebook senza un futuro nel mondo reale. Poi mi ha chiesto di uscire ed io ho accettato. Da lì è iniziata una frequentazione travagliata. All'inizio da conoscenti, poco dopo da persone che vedevano crescere un diverso interesse tra loro.
Non vi racconterò la vicenda nei particolari, sarebbe lunga e probabilmente noiosa. Vi dico solo che la ragazza in questione, quando l'ho conosciuta, era appena uscita da una storia durata un anno. Principalmente per questo, ne sono convinto, tutto si è complicato.
Quando le ho rivelato che il mio interesse andava oltre la semplice amicizia la sua reazione l'ha portata inizialmente a rispondermi che mi vedeva solo come un amico. Poi, pian piano, ha affermato che così non era. Ha detto di provare un'attrazione nei miei confronti, ma che era confusa.
Questa confusione l'ha portata a proseguire il nostro rapporto caratterizzandolo tra avvicinamenti ed allontanamenti repentini. Un comportamento ondivago che avrebbe scoraggiato chiunque. Eppure ho sempre deciso di rimanere e provare a conquistarla. Per un semplice motivo, perché mi sono reso conto che l'ho trovata unica.
Lo so, affermare una cosa del genere al giorno d'oggi può apparire infantile. Eppure mai mi era capitato di poter frequentare una ragazza con cui poter essere me stesso in tutto e per tutto. Non dover pensare a cosa dire e fare, perché ogni cosa che dicevo o faceva sapevo che avrebbe incontrato la sua naturale approvazione.
Però si sa che il passare del tempo logora qualunque rapporto se questo non trova un punto fermo. E così è stato. Alla fine lei ha affermato di non sentirsi pronta ad iniziare una nuova storia, di avvertire la necessità di dover stare da sola, pur pensando di stare perdendo un'occasione importante lasciandomi andare via.
Inizialmente ho provato ad opporre "resistenza" rispetto a questa sua decisione, ma alla fine l'ho dovuta accettare.
Ieri, dopo alcuni giorni in cui non ci siamo sentiti, mi ha ricontattato. Mi ha detto di avermi pensato, che le manco. Sinceramente ora sono io ad essere confuso.
Se dovessi seguire il mio istinto sarei pronto a tornare in gioco, ma la mia parte razionale mi avverte di essere cauto. Questa situazione mi ha già procurato troppi patemi d'animo.
Ora, prima di fare un passo avanti, voglio che sia lei a dimostrare di tenere a me. Voglio che mi cerchi con convinzione. Non posso ricadere nell'incertezza. Per me i rapporti hanno sempre bisogno di chiarezza e trasparenza, qualunque sia la loro natura.
Per questo motivo negli ultimi tempi ho postato pensieri che potevano apparire confusi e poco spiegabili. La sua confusione l'ha trasmessa a me e penso che non possa esserci nulla di peggio di un uomo che non sa quali passi compiere.
Certa è solo una cosa; se lei mi dicesse di essere convinta di voler provare ad iniziare una storia con me non esiterei a dirle di essere pronto.


sabato 22 dicembre 2012

Arrampicare arrampicare arrampicare!

Martedì è stato il mio ultimo giorno nella palestra di arrampicata a Roma. Siccome ora trascorrerò il periodo degli esami fino all'inizio delle lezioni del prossimo semestre a Fondi non ho rinnovato l'iscrizione. In questi due mesi tornerò a frequentare la palestra della mia città dove ho già passato un anno fino a luglio scorso. Certo farò pesistica e non arrampicata, ma l'importante è mantenere la forma fisica per non avere cali nella pratica sportiva. Ad ogni modo ho già previsto di riscrivermi per un altro trimestre nella palestra di arrampicata di Roma da marzo a maggio.
Nel frattempo spero di uscire ad arrampicare in falesia approfittando, soprattutto, del periodo festivo. Dovrei uscire già domani. La meta dovrebbe, come sempre, essere uno dei settori di arrampicata presenti nella Piana di S. Agostino a poca distanza dalla mia città.
Sinceramente non vedo l'ora di andare. Anche per mettere alla prova le mie capacità ed il mio fisico dopo questi tre mesi di preparazione specifica. Inoltre mi manca quel contatto diretto con la natura che contraddistingue l'arrampicata in falesia. E' quasi un rapporto d'amore quello con la parete. Bisogna imparare a conoscersi per rispettarsi.


A proposito di uscite stamattina ho comperato una nuova pettorina per Ernesto, dopo che lui aveva gentilmente provveduto a masticare quella precedente riducendola a brandelli. Tra poco la metterò alla prova andando a fare una passeggiata in spiaggia.


Stamattina ho anche chiuso sul regalo di natale per mio fratello. Alla fine gli ho preso il libro di Guccini - Dizionario delle cose perdute. Così il capitolo regali è definitivamente archiviato. Ora non resta che aspettare di scartarli!

venerdì 21 dicembre 2012

Regali di natale

Oggi abbiamo ricevuto, come famiglia, il primo regalo di natale che non necessita di essere scartato. Infatti sono potuto andare a prendere il televisore che ci ha regalato zio. Una bella tv a schermo piatto HD 45''. Questo regalo, unito al cambio di abbonamento Sky che abbiamo fatto ieri prendendo il MySkyHD, ci permetterà di avere un piccolo cinema in casa.
In realtà questo non sarà sicuramente l'unico regalo che zio ci farà. Ed in effetti il televisore che ci ha regalato ci è arrivato perché mio cugino ha, a sua volta, regalato al padre una tv 3D 55''. Ad ogni modo poco importa che il televisore non sia appena uscito dal negozio (ha solo un anno di vita ed è praticamente intatto), l'importante è che zio abbia pensato di passarlo a noi. Del resto il suo affetto ed il suo pensiero nei nostri confronti sono costanti.
Quindi oggi pomeriggio l'ho subito montato in sala al posto del nostro precedente televisore e devo dire che ci ha fatti compiere decisamente un bel salto di qualità.


Per il resto oggi ho anche comperato i regali di natale per mio padre e mia madre, due libri. A mio padre ho preso l'ultimo libro di Daniel Pennac - Storia di un corpo, a mia madre, invece, ho preso il nuovo romanzo di Paolo Giordano - Il corpo umano. Due regali che spero potranno piacere ad entrambi.
Per quanto riguarda mio fratello sono ancora indeciso. Gli regalerò un libro, questo è sicuro. Non so, però, se prendergli l'ultima fiaba di Luis Sepulveda - Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico oppure un libro che parli di critical mass e di filosofia di vita su due ruote in generale.
Infine per Alina, la ragazza di mio fratello, ho lasciato che fosse mia madre ad occuparsi del suo regalo. Si tratta di creme per il viso. Se avessi fatto da solo le avrei preso delle confezioni di thè di cui so che è una consumatrice accanita.
Ad ogni modo è bello vedere l'albero di natale circondato di pacchi regalo. E' un'immagine che restituisce sempre un pizzico di buonumore.



giovedì 20 dicembre 2012

Un passo falso

Lunedì ho avuto l'esonero di Diritto parlamentare, che, se passato, mi avrebbe permesso di portare all'appello d'esame solo una parte residuale del programma. Purtroppo, presentandomi per svolgerlo, ho preso la decisione di ritirarmi. Mi sembrava di stare dando delle risposte insufficienti e mancanti rispetto alle quattro domande a riposta aperta dell'esonero. Sicuramente è dipeso dal fatto che non mi sono preparato a sufficienza nei giorni precedenti. Non l'ho fatto perché avevo la testa impegnata su altre cose e lo ero anche fisicamente. Ora mi rendo conto di aver commesso un passo falso. Non che la cosa non sia recuperabile. Potrò comunque dare l'esame nell'appello del 4 febbraio, come da programma. L'unica differenza è che dovrò portare la gran parte del programma d'esame. Il motivo della mia disattenzione rientra tra quelli di cui penso che vi parlerò in futuro. L'importante è che ora è tutto tornato alla normalità, o ci sta tornando, e sto ristabilendo le giuste priorità della mia vita.
Nel frattempo ora sto preparando Diritto della Previdenza Sociale che darò in un pre-appello, concessoci dalla Professoressa, l'11 di gennaio. Ho già sostenuto una tesina per questo esame ed anche se il programma da portare è corposo (750 pagine) penso che non dovrei avere difficoltà particolari. Oggi ho iniziato il mio piano di studio per l'esame, 30 pagine al giorno fino a fine anno per poi dedicarmi alla ripetizione i primi dieci giorni del l'anno nuovo. 
Dopo questo esame prevedo di preparare l'idoneità per la lingua russa, da dare nell'appello del 17 gennaio. Anche se il tempo è poco si tratta di sole 69 pagine da studiare, tutte in italiano.
Non mi resta che impegnarmi.

mercoledì 19 dicembre 2012

Un giorno della vita

In questi ultimi giorni sto guardando vari film. Forse in un altro momento, più in là, riuscirò a scrivere di qualcos'altro di quello che mi accade. Ora non è facile, devo maturare il giusto distacco dagli eventi.

Quindi ecco che vi consiglio un altro film. Un giorno della vita, spaccato di un'Italia degli anni '60.


domenica 16 dicembre 2012

Lo Hobbit

Venerdì sono stato al cinema a vedere Lo Hobbit. Veramente un bel film, degno prequel de Il Signore degli Anelli. Ovviamente deve piacere il genere, ma se questo è il vostro caso è il film che fa per voi.


mercoledì 12 dicembre 2012

Una serata tra amici

Ieri sera, dopo la palestra, ho passato una bella serata a casa di amici. Mi sono ritrovato con una parte dei miei amici fondani a casa di alcuni di loro a San Lorenzo. E' sempre bello passare due orette con loro, al caldo, a chiacchierare. Penso che difficilmente avrei potuto incontrare degli amici migliori di questi. Mi sento davvero fortunato.

Oltretutto c'era anche una buonissima torta che ci siamo spazzolati in pochi minuti! :P


lunedì 10 dicembre 2012

La vita in una scatola

Ho aperto da poco la scatola di cartone dove sono contenute le lettere che mio nonno scrisse a mia nonna dal periodo del corteggiamento in poi durante il suo arruolamento nell'esercito. Vi assicuro che è stata, già questa, una grandissima emozione.
Ho provato a leggerne alcune. A volte non riesco a capire le parole, la scrittura in corsivo di mio nonno non mi risulta del tutto comprensibile. Ma ogni parola pesa come un macigno. Leggere delle preoccupazioni e delle gioie, di tutto l'affetto per la donna che ha sempre amato, restituisce il senso di una vita.
Questa semplice scatola di cartone pesa come due vite.


"Mia Cara Pina
Son partito preoccupatissimo, sapendo che tua Nonna ti aveva rimproverato essendo stato informato di tutto, e che avrebbe senz'altro riferito tutto a tuo padre, non appena tornato.
Perciò per colmare il mio preocupande pensiero, prego volermi subito darmi tue notizie."

"...se tutto scemerebbe per la tua troppa timidità, ne morirei dal dolore,..."

"Ricordati che da questo, dipende tutto la nostra felicità."

"Comunque voglio sperare che il Signore mi aiuti in tutto,..."

"Mia Cara Pina" ... "il tuo Nino"

"Ho atteso più ora un tuo scritto, ma nulla ho ricevuto, questo è quanto ti ho raccomandato, col pianto nel cuore, nell'intanto che ti lasciavo, [...] Scrivimi te ne prego Pina!"

I sentimenti che le legano sono sempre gli stessi: l'amore, l'ansia, la preoccupazione, la voglia che tutto finisca presto, la possibilità di potersi rivedere. Tutto in stridente contrasto con il motto impresso su alcune buste, "Vincere!". Di vittoria non si parla nelle lettere. L'unica certezza è la convinzione di possedersi.

Queste lettere mi fanno tornare alla mente una canzone dei Modena City Ramblers.


domenica 9 dicembre 2012

Il bello del Natale

Oggi è l'8 dicembre. Non sono credente, sono ateo, ma questo rimane comunque un giorno di festa. Perché è uno di quei giorni in cui ci sono dei riti da rispettare. Come il pranzo con la famiglia e l'albero di natale da fare.
Oggi è stata veramente una bella giornata. Nonostante le tante preoccupazioni ed i problemi di salute piccoli e grandi di chi mi sta intorno.
Dopo una mattina segnata dalla preoccupazione ho passato un pranzo ed un pomeriggio fantastici. Fatti di occhi pieni di felicità, di spensieratezza. Veramente una giornata che ha saputo regalarmi delle belle emozioni.



Inoltre sono venuto a conoscenza di una cosa che mi ha fatto venire gli occhi lucidi. Mia madre ha trovato le lettere che il mio nonno materno ha scritto a mia nonna mentre lui era in Russia con l'esercito nella seconda guerra mondiale. Le lettere sono tutte ancora conservate nelle loro buste, scritte su carta velina in corsivo e con la penna del tempo. Su ogni busta c'è scritto "Alla signorina Giuseppina Fiore". Non vedo l'ora di leggerle tutte. Poter percepire l'immenso amore di mio nonno per mia nonna ora che lui non c'è più da un po' fa riemerge in me ricordi fortissimi. Me lo fa sentire ancora vicino e non c'è nulla che possa rendere i giorni migliori come questa sensazione.

venerdì 7 dicembre 2012

Tempo di tesi

Ieri sono stato a chiedere la tesi. Avevo pensato di fare una tesi sulla gestione dell'acqua. Ovvero partire dalle teorie dei beni comuni e dell'acqua pubblica come democrazia per arrivare ad esporre un esempio in negativo della gestione privata dell'acqua. L'esempio in questione sarebbe dovuto essere quello di Acqualatina Spa, la società che opera nella mia provincia.
L'intenzione era quella di chiedere la tesi alla professoressa di Teoria politica con la quale ho preso 30 e lode all'esame e che è la titolare dell'unica materia che poteva, in qualche modo, collegarsi all'argomento che volevo trattare.
Ebbene la professoressa ha accettato ad occhi chiusi di concedermi la tesi, ma ha posto una condizione. Ovvero quella di trattare nella tesi solo le teorie generali riguardanti i beni comuni mettendole a confronto. In questo modo, però, il mio progetto di tesi risulta svuotato e privo della spinta propulsiva che mi portava a volerlo attuare.
La mia intenzione rimane quella di trattare un argomento che si possa legare al territorio in cui vivo. Sono convinto che sia fondamentale tornare a studiare ed analizzare i territori e le loro problematiche. Così come ho fatto per la tesi della laurea triennale in cui trattai il tema del "caso Fondi", ovvero il mancato scioglimento per associazione mafiosa della amministrazione comunale della mia città.
A questo punto  penso che mi rivolgerò ad un altro professore e magari cambierò anche argomento. Spero di riuscire a decidere entro una settimana.

giovedì 6 dicembre 2012

127 ore

Stasera mi sono visto un film veramente tosto. Alcune scene sono molto crude e non è certo adatto per i deboli di stomaco. Però è un must per chi pratica l'arrampicata. Molto bello.


mercoledì 5 dicembre 2012

In ascolto #8


...e vado per la vita

a passo d'uomo
altra misura non conosco
altra parola non sono.


lunedì 3 dicembre 2012

Acquisti musicali domenicali

Ieri mi sono concesso un piccolo regalo. Ho comprato l'ultimo numero di XL Repubblica con allegato il cd live de Il Teatro degli Orrori. Scontato dire che ve lo consiglio.


domenica 2 dicembre 2012

Ritorno in me

Tutta l'agitazione, la confusione degli ultimi giorni non c'è più. Non rimane che la compagnia del mio pensiero e di un inverno che promette di far fede al suo nome. Mi sono perso per ritrovarmi, ancora una volta. 


sabato 24 novembre 2012

Quando il giorno ti sorprende

Quando mi sono svegliato non ci credevo, non lo pensavo davvero. Eppure questa è stata una bella giornata. Iniziata bene e conclusa meglio di quanto potessi immaginare. Dopo giorni lunatici segnati dall'incostanza dei sentimenti oggi mi pare che le cose tornino realmente a girare per il verso giusto.


lunedì 19 novembre 2012

La ragazza che saltava nel tempo

Sarà il momento che sto vivendo. Questo film mi è piaciuto molto. Ve lo consiglio. (il video che segue è il film integrale)


domenica 18 novembre 2012

Pazienza

Dicono che la pazienza sia la virtù dei forti. Io non mi sento forte, ma sono pronto ad aspettare. Perché in questo momento nulla mi sembra che abbia più senso di questo. Non sono disposto a gettare la spugna, non voglio che tutto si trasformi solo in un rimorso.
Questo è il presente che scelgo di vivere fino in fondo per deciderlo, per imporgli una direzione. Forse non l'ho mai fatto veramente come adesso.
Non so come potrà essere domani, ma sono stanco di ripetermi in schemi consolidati. Sempre le stesse vittorie e sconfitte, sempre gli stessi errori e le stesse colpe da addossarsi e da addossare.
Se c'è una caratteristica che mi contraddistingue è la perseveranza in ciò che ritengo giusto. Questa è l'occasione adatta per testarla fino in fondo.
Ora come mai voglio ottenere ciò che desidero, perché è troppo che l'aspetto.

giovedì 15 novembre 2012

Nessun dolore

Sono felice ora? Sì, sono felice.
Nonostante le ombre, mi basta una piccola luce.


mercoledì 14 novembre 2012

Dubbi

Qualunque azione che penso mi appare sbagliata. Un passo troppo lungo o troppo corto. E' l'indeterminatezza che mi uccide. Non sopporto l'immobilismo. Ricerco l'assoluto e vengo risucchiato nel relativismo.

Forse comprerò un libro di poesie.

lunedì 12 novembre 2012

Diaz - Don't clean up this blood

Ieri sera ho guardato uno di quei film che ti mette rabbia. Per la verità che racconta, che non vorresti fosse mai esistita. Perché certe immagini hanno il sapore dell'ingiustizia, dell'impunità. Immagini di violenza e sopruso contro degli innocenti. E' un film scomodo quello che ho visto ieri sera, ma è uno di quei lavori che va guardato. Per capire ciò che non vogliamo accada o riaccada nel nostro Paese.


domenica 11 novembre 2012

Due giorni difficili

Questi ultimi due giorni non sono stati per niente facili. Segnati, soprattutto, dalla delusione.
Gli unici momenti di felicità mi sono stati dati dalle due ore passate al corso di danze popolari e dal tempo trascorso con Ernesto, il mio cane. Quest'ultimo è l'unico in grado di restituirmi serenità, amore, pace.



venerdì 9 novembre 2012

La collina dei papaveri

Ancora una volta un capolavoro di Miyazaki. Un fiume di emozioni, immagini e pensieri.


giovedì 8 novembre 2012

Un bel finale

Chi può dirmi che non andrà così.
Chi può dirmi che le mie fantasie non si avvereranno. 
Almeno questa volta.


martedì 6 novembre 2012

Crisi d'astinenza

Ebbene sì, lo ammetto. Sono in crisi d'astinenza... da parete! Ho una maledetta urgenza di andare in palestra ad arrampicare!!! Avendo saltato giovedì per le festività è una settimana esatta che non salgo in parete. Non potrei resistere se dovessi, per qualche inconcepibile motivo, saltare la giornata di oggi. Non vedo l'ora di tornare in palestra!


lunedì 5 novembre 2012

Il ritorno

Eccomi di ritorno in Italia.
Questa breve vacanza è stata molto bella. La compagnia era ben scelta e la città fantastica, come la ricordavo. Lione restituisce sempre una bellissima immagine di se. I suoi monumenti, i suoi sapori, la sua pulizia e la sua cordialità. Tutto la rende una città d'Europa degna di essere visitata e vissuta.
Certo di alcune cose tipicamente italiane si sente la mancanza. Il bello, però, è ritrovarle e riscoprirle al ritorno.


giovedì 1 novembre 2012

Si parte

Tra non molto esco di casa per andare in aeroporto a prendere l'aereo. La valigia è pronta e la stanza è in ordine. Mi aspettano cinque giorni in una splendida città, Lione, con persone fantastiche.


martedì 30 ottobre 2012

Sarà come sarà.

E' da un po' di tempo che l'aspettavo. Ora, forse, l'ho incontrata.
Ci siamo trovati come capita sempre, un po' per caso e per gioco.
Mai con nessuna mi è sembrato di avere tanta sintonia. Quasi fossimo fatti per pensare all'unisono, nel porci le stesse domande ed attenderci le stesse risposte.
Non so come sarà, ma mi piace pensare alle parole di una canzone di De Gregori.

Sarà come sarà, se sarà vero. 


lunedì 29 ottobre 2012

Le valigie

Oggi ho preso il treno per Roma con due valigie anziché una. La più grande è quella della settimana con tutti i viveri, l'altra, più piccola, è quella che dovrò usare per andare a Lione.
Finalmente giovedì all'ora di pranzo prenderò l'aereo che da Fiumicino mi porterà a Lione. Ho già fatto il check-in online. Non nascondo, però, che l'aeroporto mi mette sempre un po' d'ansia. Non per l'aereo, che non ho paura di prendere, ma perché temo sempre di perdermi ed arrivare in ritardo.
Una volta arrivato a Lione dovrebbe venire a prendermi mia cugina in macchina. Se così non dovesse essere sarei costretto a prendere il tram. In quel caso potrebbe iniziare una tragedia senza fine. Già mi immagino disperso per Lione senza sapere dove sbattere la testa per raggiungere casa di mia cugina.
Ad ogni modo non vedo l'ora che arrivi giovedì per partire e dare il via a questi cinque giorni di vacanza.


domenica 28 ottobre 2012

In ascolto #5

Vieni qui che rifacciamo il letto e stiamo ad ascoltare, che fuori piove.


venerdì 26 ottobre 2012

Letture

Stasera ho iniziato a leggere un nuovo libro.
Normalmente le mie letture si dividono in due gruppi. I romanzi, di autori che seguo e di cui leggo quasi tutti i lavori, ed i saggi, che trattano d'attualità socio-politica.
Negli ultimi anni ho scoperto che la mia voglia di leggere si sviluppa principalmente durante i semestri universitari. Difatti durante i periodi di pausa non riesco a leggere quasi nulla. Quando, invece, sono sommerso dai testi d'esame ho voglia di passare le serate e leggere. 
Volete farmi felice? Regalatemi un libro. A patto che sia di mio gradimento, è chiaro.
Oggi ho iniziato a leggere Imparare democrazia di Gustavo Zagrebelsky. Di certo non un testo leggero. Però c'è sempre da riflettere ed imparare intorno ad un concetto tanto semplice ed allo stesso tempo complicato, come quello di democrazia.
Normalmente deciderei se consigliare o meno il libro una volta finito di leggere, ma in questo caso l'autore è una garanzia. Quindi ve lo consiglio fin da subito.
Nel testo, oltre alle riflessioni sul concetto di democrazia di Zagrebelsky, sono presenti numerosi brani di classici dedicati all'argomento. Perfetto per chi intenda approcciarsi all'argomento per approfondirlo. Richiede una minima base di studi classici, nulla di più.


giovedì 25 ottobre 2012

Pensieri

Giornata iniziata alla grande!
Stamattina mi sono svegliato tutto tranquillo. Ero pronto per farmi la mia solita lezione del giovedì per poi tornare a casa a pranzare e studiare un po' in attesa di andare in palestra. Difatti sono uscito di casa e mi sono recato all'università. Peccato che, nel momento in cui salivo le scale della facoltà, mi sono accorto di aver confuso gli orari. Sono andato in facoltà alle 11:30 come per frequentare Diritto parlamentare quando in realtà dovevo essere lì alle 10 per Diritto della Previdenza Sociale.
Questo mi dice una cosa molto semplice. Oggi la mia testa non è sintonizzata sulle frequenze dell'università, ma su altre. Ora non mi resta che aspettare il momento di andare in palestra per liberarla un po'.

mercoledì 24 ottobre 2012

In ascolto #4

Ecco il nuovo ep che ho scaricato poco fa da Rock.it
Questa canzone ora è perfetta.


martedì 23 ottobre 2012

Educare alla legalità

All'incirca due settimane fa ho tenuto una lezione ad una classe delle superiori in cui insegna mia madre. Il piacere mi è stato chiesto, perché la classe partecipa ad un concorso sulla legalità ed aveva bisogno di un quadro sulle infiltrazioni criminali nella mia città. Siccome mi sono laureato con una tesi intitolata Fondi: un cleavage nella normativa antimafia, dedicata proprio al "caso Fondi" ed al mancato scioglimento per associazione mafiosa del consiglio comunale, conosco bene l'argomento.
Devo dire che la lezione mi ha regalato molte soddisfazioni. Sia per l'attenzione degli studenti e sia perché ho un piacere particolare nel poter raccontare "storie". Non sono un bravo scrittore, troppo ingessato, ma quando ho la possibilità di parlare cambia tutto.
Ora mia madre mi ha fatto sapere che la stessa classe ha deciso di partecipare anche ad un altro concorso sul tema della legalità. Per questo vorrebbero potermi intervistare sempre sul "caso Fondi". Una cosa a cui mi presto con piacere. Non per stare davanti alla telecamera, quello non mi appassiona, ma per premiare il loro interessamento all'argomento.

lunedì 22 ottobre 2012

Uno spicchio di laurea

Oggi sono stato alla laurea di Alessia, a cui ho dato una mano nella preparazione della tesi.
Devo dire che mi ha fatto molto piacere assistere alla discussione. E' stato un po' come guardare una propria opera finita. Ovviamente i meriti della laureata sono indubbi ed è lungi da me la volontà di volerli fare miei. Però mi sono sentito fiero del contributo che le ho offerto e che è uscito fuori dalla sua discussione.
Probabilmente questo fine settimana farò avere la sua tesi ad un giornalista che ha contattato mio padre e che deve girare un'inchiesta sul MOF (Mercato Ortofrutticolo di Fondi). Una bella occasione per dare subito una svolta pratica alla tesi di Alessia. 
Devo dire che un pochino, però, mi sono sentito imbarazzato dai tanti ringraziamenti che mi sono stati rivolti dai genitori di questa amica. In fin dei conti mi sono limitato a fare ciò che ho ritenuto giusto. Soprattutto perché la tesi toccava argomenti a me molto cari legati alla mia città.
Ad ogni modo l'importante è essere giunti alla conclusione, anche, di questo impegno e nel migliore dei modi.

domenica 21 ottobre 2012

In ascolto #3

L'ho ascoltata a Che tempo che fa e mi è piaciuta. Ci vorrebbe, una buona idea.


sabato 20 ottobre 2012

Il sogno

Stasera ho visto un film. Seduto in poltrona affianco a mia madre. Mio padre è tornato a casa da poco. Oggi aveva due commissioni consiliari in Comune ed una riunione di partito a Terracina (una città a pochi kilometri dalla nostra).
Il film è Lo spazio bianco di Francesca Comencini, con Margherita Buy. Lo avevo già visto tempo fa, ma l'ho rivisto con piacere. E' un bel film. Mi ha dato l'idea di inserire nella colonna destra uno spazio dedicato ai film. Vi segnalo l'ultimo che ho visto (e che mi è piaciuto), così se vi viene voglia e siete curiosi potete vederlo anche voi. Come avevo già fatto per la musica.
Ma non è per questo che ne scrivo. Il fatto è che guardare questo film mi ha fatto tornare in mente un sogno che ho fatto tempo fa. E poi sono venuto davanti lo schermo del portatile ed ho letto il post di Michi. Tutto, per un attimo, mi è sembrato andasse in quella direzione.
Tempo fa ho sognato mio figlio. Quello che nella realtà non esiste. E se vi chiedete come faccio ad affermare con tanta certezza che il neonato che ho sognato fosse mio vi rispondo che lo capivo perché solo per mio figlio potrei provare quel senso di protezione.
Il sogno a ricordalo ora sembra essere durato pochi attimi. Vi assicuro, però, che quelli sono stati attimi felici. Eppure nel sogno non accadeva nulla di particolare, nulla di imprevisto. Semplicemente tenevo il bambino tra le braccia e lo cullavo.
Al risveglio ero felice ed allo stesso tempo triste. Felice per le sensazioni che il sogno mi aveva lasciato e triste, perché era finito.
Che poi uno pensa sempre che questi siano sogni che solo le donne possono fare. Difatti è stato del tutto inaspettato e ci sono rimasto a pensare per un giorno intero. E poi non l'ho dimenticato.
Non lo so che cosa voglia dire. Se mai voglia dire qualcosa. Però, a ripensarci, mi piacerebbe sognarlo ancora.

venerdì 19 ottobre 2012

Una bella giornata

Ieri è stata veramente una giornata piena. Sia la mattina che il pomeriggio li ho passati all'università. Prima per la solita lezione di Diritto della Previdenza Sociale e poi per l'ultima lezione di un master di diritto parlamentare. Quest'ultima è stata molto interessante. Il relatore era estremamente capace e riusciva a tenere alta l'attenzione sfruttando l'arma dell'ironia. E fidatevi, sulla politica italiana c'è molto di cui poter ridere.
Successivamente sono stato in palestra dalla quale ho ricavato due splendide ore di divertimento ed attività fisica. Il gruppo si sta amalgamando per bene ed il risultato è di un clima molto piacevole dove sentirsi liberi e sereni.
Infine la sera sono stato a cena a casa di amici. Sostanzialmente nel palazzo in cui abitano tutti i miei amici fondani nel quartiere di San Lorenzo. Al solito la cena è stata delle migliori. Il menù prevedeva pasta con la zucca e supplì in versione vegetariana e non. Quindi cucina eccellente e compagnia perfetta. Oltretutto due nostri amici ci hanno anche annunciato la loro volontà di sposarsi per il prossimo anno nel mese di settembre. Sono una coppia perfetta e sicuramente questa è per loro la scelta migliore. Per cui a fine cena c'è stato anche un bel brindisi per onorare la loro scelta. Insomma una serata tra amici perfetta.
Ora sono sul treno in attesa che parta per tornare nell'amata città natale. È sempre un piacere tornarci nel fine settimana.

martedì 16 ottobre 2012

Il nodo

Hanno fatto un nodo e l'hanno chiamato Mafia. 
Quando gli abbiamo gridato "scioglietelo!", loro l'hanno stretto.
Allora ci siamo accorti che era un cappio e ce l'avevamo intorno al collo.

A quattro anni e sette giorni dal mancato scioglimento per Mafia del Comune di Fondi.

lunedì 15 ottobre 2012

Giornata fruttuosa

Oggi il meteo prometteva di far cadere su Roma un vero e proprio diluvio. Risultato: un sole leggermente coperto da qualche nuvola.
Meglio così, perché sono già raffreddato di mio e prendere acqua non mi avrebbe fatto molto bene. Sono due giorni che butto giù del paracetamolo nella speranza che non mi venga la febbre.
Inoltre oggi avevo anche dei giri da fare. Ovviamente sono stato a lezione di Diritto parlamentare, come ogni lunedì. Oggi pomeriggio, però, sono tornato da Decathlon per comperare delle buone scarpe da usare tutti i giorni ed adatte per il trekking. Insomma qualcosa per l'inverno che dovrebbe (il condizionale per ora pare d'obbligo) arrivare.
Infine, una volta tornato da Decathlon, sono passato in facoltà per fare due chiacchiere con la Prof. di Russo. Ne ho ricevuto ottime notizie. A quanto pare potrò sostenere le ulteriori conoscenze linguistiche nella sua lingua (4 miseri crediti) al solo prezzo di un'ottantina di pagine da studiare completamente in italiano. Un approccio socio-politico alla lingua. Molto più interessante di regole grammaticali che una volta memorizzate per il giorno dell'esame scappano via dalla mente subito dopo.
Chissà forse questa notte un po' di pioggia cadrà. Mentre domani mi toccherà di godere di un'altra giornata di cielo leggermente coperto. Ad ogni modo lo farò con le mie nuove scarpe!


domenica 14 ottobre 2012

La mia suoneria

Nello specifico questo passaggio:

Come non sapere come non farsi fregare
Come non potere avere niente da imparare
Come non voler sentire quello che hai da dire
Come non trovare mai la forza d'affiorare


lunedì 8 ottobre 2012

Acquisti utili.

Oggi ho passato un pomeriggio facendo qualche acquisto.
Sono andato da Decathlon, qui a Roma, con Pietro, un amico dell'università.
Ovviamente, come ogni volta che entro dentro Decathlon, avrei voluto comperare di tutto. Il budget, però, era fissato e sapevo già cosa dovevo prendere.
Ho acquistato un pantalone da trekking, come ormai sono tutti i miei pantaloni. Utile da usare tutti i giorni e, soprattutto, per quando vado ad arrampicare o a fare un'escursione in montagna. Mi rendo conto di aver abbracciato a tutti gli effetti uno stile decisamente wild nel vestirmi. Per comodità, non per moda.
Dopodiché ho comperato un sacchetto per contenere la magnesite e la magnesite stessa. Acquisto necessario per la palestra e per l'arrampicata in falesia. Pian piano sto procedendo a procurarmi tutto il necessario per non gravare sugli altri climber. L'unica attrezzatura che ancora non acquisto è quella che serve ad arrampicare da primo. Sia perché è molto costosa e sia perché ancora per un bel po' arrampicherò da secondo.
Una cosa è certa, un pomeriggio di shopping ogni tanto, fatto a modo nostro, fa più che bene anche a noi uomini. Ovviamente quando si tratta di accompagnare qualche donna il discorso cambia e tocca armarsi di pazienza. :)



domenica 7 ottobre 2012

Augurati che la strada sia lunga.

Finora ho scritto poco di Politica. In parte volutamente, per dare un taglio diverso a questo blog rispetto ai precedenti. E probabilmente questo mio tacere sull'argomento lo sotto rappresenta molto rispetto al peso che effettivamente ha nella mia vita.
So bene che non è un argomento che attualmente suscita simpatia ed interesse. C'è molta disaffezione, disincanto, disillusione. Eppure non dovrebbe essere così, non può essere così.
Oggi parlo di Politica perché ho compiuto una scelta, l'ennesima sul mio cammino di militanza. Un cammino che non inizia oggi, ma che dura da undici anni.
La mia prima tessera la feci nel settembre del 2001, all'età di 16 anni. Mi iscrissi, su invito di mio padre, alla Sinistra Giovanile. Da quel giorno di settembre è iniziato un percorso di militanza che mi ha fatto rimanere in quel partito fino al 2007. In quegli anni ho stretto tanti legami umani, ho portato avanti molte campagne, fatto volantinaggio, combattuto, vinto, perso. Ho vissuto da militante, sempre. Anche quando sono entrato nel Comitato Direttivo Provinciale della Sinistra Giovanile ed ho ricoperto la carica di Responsabile del Lavoro.
Quando quell'esperienza si è spezzata, con la scomparsa dei DS, ho vissuto un anno di transizione. Mi sono rifugiato nel PRC. Fino a quando ho intravisto la possibilità di un percorso che potesse portarmi nuovamente a far parte di un soggetto politico capace di rappresentare le mie istanze. E' così che sono giunto in Sinistra Ecologia e Libertà. Anche qui, da semplice militante di base, senza pretese.
Personalmente mal digerisco il personalismo autoreferenziale della politica videocratica di oggi. Non mi piacciono i pastori portatori di verità assolute. Non credo nell'uomo della Provvidenza.
Sono, però, convinto che ci siano persone destinate a lasciare il segno nella Storia. Volti che possono incarnare le aspirazioni di molti, i sogni, le speranze. Per questo avverto un legame sentimentale nei confronti di personaggi politici come Antonio Gramsci, Enrico Berlinguer, Pietro Ingrao. Ed allo stesso modo, oggi, sento di dover sostenere Nichi Vendola.
Non perché Vendola possa essere il nuovo Re taumaturgo, il demiurgo del popolo. Semplicemente perché in Vendola c'è un po' delle mie aspettative, dei miei sogni, delle mie speranze. Non senza limiti, che sono umani. Non senza errori, ma con la serenità di una volontà forte che vuole guardare al futuro ed esercitare il cambiamento.
Ecco, per me sostenere Nichi Vendola, nelle primarie del centro-sinistra prima e come candidato alla presidenza del consiglio poi, significa poter smettere di dover guardare solo al passato per trovare esempi di vite che hanno avuto il merito di essere state vissute non solo per se, ma per tutti.
Questo non vuole essere un post di campagna elettorale. Racconta solo di una scelta politica personale. E' un passo in un lungo cammino.
Come ha scritto qualcuno, l'unico mio intento è quello di augurare a me stesso ed a tutti coloro che riescono ad avere la forza per sperare che la strada sia lunga.

sabato 6 ottobre 2012

Tarantell' p' campà.

Come se i miei impegni non fossero già sufficienti oggi ne ho aggiunto un altro.
Con la mia associazione culturale, Il Capannone, abbiamo iniziato un corso di danze popolari in collaborazione con la compagnia Sciarabballo.
Ovviamente sono stato presente alla prima lezione dimostrativa che si è tenuta oggi. Siccome imparare a ballare le danze popolari era mia intenzione già da qualche tempo, oltre ad assistere ho anche partecipato attivamente alla lezione.
Siccome mi è piaciuta molto, ed ho scoperto di essere meno "imbranato" del previsto, ho deciso che parteciperò a tutto il corso. Anche perché l'impegno non è gravoso concentrandosi in lezioni a sabati alterni.
Devo dire che la partecipazione è stata considerevole come primo approccio. Eravamo una dozzina di partecipanti, di cui tre uomini. E per le prossime volte prevediamo di superare la quindicina di partecipanti.
Anche questa esperienza farà parte dei lungo semestre che mi aspetta.

mercoledì 3 ottobre 2012

Signori si nasce, Genius si diventa!

Ricordate il post scritto sul Day1 dell'iPhone 5? Ebbene dopo quel post, che è circolato su twitter, ho ricevuto una proposta di collaborazione. Mi hanno chiesto di scrivere per TechGenius, un portale che si occupa di hi-tech.
Un'esperienza del tutto nuova per me, ma che ho accettato volentieri. Come si accettano le sfide, per cogliere le opportunità.
Devo dire che in questi primi giorni tutto procede per il meglio e questo impegno non mi costringe a privarmi di nulla delle mie solite abitudini.
Oltretutto ho scoperto che avevo già avuto modo di conoscere uno dei ragazzi che scrive su questo portale proprio al Day1. Un calabrese verace trapiantato a Siena.
Spero di poter continuare a collaborare al sito con questo stesso entusiasmo anche nei mesi che seguiranno. Sperando che la sessione di esami non mi costringa a ritirarmi troppo sui libri.

sabato 29 settembre 2012

In ascolto #2

..il giorno mi pento d'averti incontrata, la notte ti vengo a cercare.



venerdì 28 settembre 2012

Think different!

Ieri, oggi, non so bene, sono stato al day 1 dell'IPhone 5.
Prima che vi affrettiate ad esprimere qualunque giudizio vi premetto che, nonostante abbia un IPhone, non sono un fan di questi eventi. Non spenderei mai 800 euro per un cellulare (io lo pago 150 euro) e di certo non mi presenterei mai alla mezzanotte del giorno di lancio per averlo tra i primi.
Sono andato al Centro Commerciale Roma Est, perché c'era un mio amico. Già lo scorso anno mi aveva chiesto di seguirlo in questa "pazzia" ed io non avevo potuto. Quest'anno potevo e sono andato!
Vi dirò una cosa. Aldilà della questione acquisto dell'IPhone o meno passare la notte con centinaia di persone in attesa dell'apertura dell'Apple Store è qualcosa di veramente divertente e piacevole.
In fin dei conti è semplicemente una passione costosa ed indotta come ce ne sono tante altre. Non è differente da chi spende i propri soldi per partecipare a raduni di altro tipo: sportivi, religiosi, politici od altro.
Ho conosciuto persone piacevoli ed ho fatto qualcosa di diverso dal solito. Quello che rimane sono i rapporti umani di persone normalissime che per una notte si sono ritrovate per compiere una piccola pazzia.
Tutti i giudizi risparmiateli per l'immoralità delle tante oscenità che ci pervadono e rispetto alle quali abbiamo l'abitudine di voltare la faccia. Cercate di ricordare che alimentare polemiche su scelte di questo tipo non fanno altro che distrarvi dalle questioni reali.
Piuttosto è importante ripartire, il giorno dopo aver passato delle ore di sfogo come queste, con la lucidità di  saper guardare alla realtà ed alle sue problematiche ed opportunità.

martedì 25 settembre 2012

Assalto al cielo!

Oggi sono stato alla prima lezione del corso di arrampicata nella palestra popolare di San Lorenzo, qui a Roma.
La palestra mi sembra ben organizzata, è piccolina. Le pareti mi paiono adatte a simulare tutte le difficoltà. Inoltre è molto frequentata da ragazzi e ragazze più o meno della mia età. Insomma un bell'ambiente.
Massimo, l'istruttore, mi è sembrato una persona ben disposta, capace e che sa il fatto suo.
Oggi ci ha fatto iniziare con una buona prima parte di stretching ed una seconda in cui ci ha fatto scalare per più volte due pareti con difficoltà differenti. Ci ha posto come vincolo solo le prese per le mani.
E' stato molto bello, anche perché le pareti le abbiamo scalate senza corda di sicurezza (sono alte all'incirca 5 metri) e con la regola di doverci lanciare sul materasso sottostante una volta giunti all'ultima presa. Devo confessare che il momento che mi dava più adrenalina era proprio il salto finale.
Nell'arrampicata penso di aver dato una buona prova. Mi sono reso conto di tutti i miei limiti tecnici, però le potenzialità le possiedo e sicuramente potrò migliorare molto.
Il corso si tiene due giorni a settimana, il martedì ed il giovedì, e per i tre mesi di durata mi costerà 130 euro. Decisamente più abbordabile del corso del Club Lanciani!
L'istruttore ci ha anche proposto un corso aggiuntivo di quattro lezioni che si terranno il sabato e che comprendono anche due uscite in falesia la domenica. A questo, però, non potrò partecipare per il momento. Innanzitutto perché il fine settimana sono a Fondi ed in secondo luogo perché dovrei spendere altri 150 euro che in questo momento non ho.
Quindi, nel complesso, l'impatto è stato più che positivo. Mi sento veramente a pezzi e so già che domani alzarmi dal letto sarà una sofferenza. Oltretutto mi aspetta una giornata fatta di corse da un posto ad un altro. Indi per cui a breve me ne vado a dormire. 

lunedì 24 settembre 2012

Un passo avanti!

Dopo lo studio, l'attesa per il rinvio di qualche giorno e l'ansia di questa mattina, ho finalmente dato l'esame di Storia del giornalismo.
Quando, questa mattina, sono arrivato in sala lauree, dove si teneva l'esame, la prima a darmi il buongiorno è stata l'ansia. Per fortuna ho ritrovato un'amica dell'università che doveva dare lo stesso esame e mi sono messo a chiacchierare e dire stupidaggini. Insomma al solito ho cercato di alleggerire la tensione ridendo e facendo ridere.
Quando la prof è arrivata le cose sono sembrate mettersi per il peggio. Tutte le preoccupazioni e le voci sulla sua pignoleria e capacità di concentrarsi su domande prettamente storiche e non di giornalismo si sono concretizzate. Per fortuna poco dopo è arrivato anche il giornalista che ha tenuto un modulo durante le lezioni, Daniel Della Seta. Lui è un tipo fuori dall'ordinario, vestito a puntino ma con dei ricci che ne indicano la personalità particolare, conduce il giornale radio su Radio 1.
Dopo l'appello la prof annuncia che lei procederà ad interrogare gli studenti del corso di Storia contemporanea corso avanzato, mentre Della Seta si occuperà di Storia del giornalismo.
Lui inizia e sembra che tenga molto tempo e vada in profondità con le domande. La prima ragazza torna a sedere con un 23. A questo punto il mio obiettivo è di non scendere sotto il 25 per non abbassare troppo la mia media del 29.
Quando, finalmente, arriva il mio momento l'esame sembra scorrere velocemente. A parte qualche piccola esitazione mi pare di assistere più ad una chiacchierata che ad un esame.
Alla fine torno a sedere con un 29! La media è salva e questo già poteva bastarmi per dare la giusta svolta alla mia giornata.
Poco dopo essere uscito dall'aula Daniel Della Seta esce a sua volta e mi chiama. A quel punto una punta di gelido terrore mi assale. Il motivo, però, è sorprendente. Mi chiede di dargli i miei contatti, perché l'ho colpito nella discussione. Mi chiede di darci del Tu e mi dice che mi contatterà.
Insomma al bel voto si è aggiunto un risultato del tutto inaspettato.
A quel punto il resto della giornata è trascorso senza pensieri e con una sana sensazione di felicità.


domenica 23 settembre 2012

La mia Politica.

Oggi ho avuto una discussione vivace su Facebook.
Si parlava di politica, delle primarie del centrosinistra. Commentado sulla bacheca di un mio concittadino che sostiene Renzi ho ingaggiato un confronto vivace, ma sostanzialmente corretto. Com'è giusto che sia, soprattutto se a confrontarsi sono un renziano ed un vendoliano, come sono io.
Il problema è che nella conversazione ha fatto intrusione un altro ragazzo di mia conoscenza. Una persona di cui non ho alcuna stima e di cui conosco fin troppo bene le ambizioni. Pensa di poter usare la politica come ufficio di collocamento, ma senza successo. Questo a dimostrazione sia della sua visione distorta della politica e sia della sua incapacità di piegarla ad i suoi interessi. Quello che facilmente si può definire come un opportunista inetto.
Ebbene, questa persona è intervenuta attaccandomi personalmente e mettendo in discussione la mia coerenza e la mia trasparenza e correttezza.
Questo non posso accettarlo. E non perché ho piena fiducia nella correttezza delle mie azioni e pretendo di possedere la verità assoluta (che peraltro non esiste). Non posso accettarlo perché so bene il motivo per cui faccio politica.
La Politica è legata alla mia persona, perché è parte della mia famiglia. E non perché io abbia parenti con alti incarichi istituzionali o roba simile. È parte della mia famiglia, perché è nella storia di ogni suo componente. Lo è entrata nella mia dal momento che uno dei miei ricordi di infanzia più belli è quello di un pomeriggio in macchina con mio padre, mentre procediamo a passo d'uomo nel quartiere delle case popolari della mia città con le trombe montate che fanno risuonare le note di Adelante di De Gregori. 
Ha rappresentato la vita di mio padre che dopo essere stato inizialmente anarchico ha condiviso con mia madre la militanza nella FIGC fin dagli inizi degli anni '80. Ed ora è consigliere comunale per il PD.
È stata vita nei passi di un mio zio, che ha lottato e lotta per quello in cui crede. Lo ha fatto da ragazzo nel PSI, ha proseguito da consigliere comunale ed ora lo fa da dietro le quinte, aiutando mio padre.
Era negli occhi vivi di mio nonno che le ha dedicato anima e corpo. Prima nel PSI come consigliere comunale e poi, con l'arrivo di Craxi, da privato cittadino. È stata la sua lente sul mondo ed il suo strumento per cambiarlo.
Ecco la MIA Politica non è quella che vedete nella tv e di cui leggete nei giornali. La mia Politica sono gli occhi lucidi di mio nonno, i passi di mio zio e la caparbietà di mio padre. La mia Politica è quella che cerco di far vivere nei miei gesti, come spero che possa vivere nei pensieri di chi mi seguirà. Non è qualcosa che può essere colta come si coglie un fiore. Se all'apparenza può sembrarlo nella realtà nasconde radici profonde, come quelle di un albero secolare.

A mio nonno una volta ho fatto una promessa. Quella di rispettare due suoi insegnamenti come barra di navigazione per la vita. Il dovere dell'onestà e la capacità di essere solidale. Gliel'ho promesso che ero bambino seduto in cucina e gliel'ho ripetuto nel momento in cui ho poggiato il garofalo rosso sulla sua bara al suo funerale.

Oggi alle persone, come quel ragazzo, che mettono in dubbio la generosità del mio impegno politico. A loro dico grazie, perché mi permettono di potergli rispondere senza timore. Mi permettono di rinnovare una volta di più la promessa che feci a mio nonno, che è impegno di vita.

Questa è la mia Politica.