domenica 30 dicembre 2012

La mia ancora di salvezza

Oggi, come ogni domenica, è venuta a pranzare a casa la mia unica nonna ancora in vita. Sempre con i suoi lamenti dovuti alle sue condizioni di salute, che non le permettono più di essere la donna che era una volta. Sempre con i suoi argomenti detti e ridetti ogni volta che ci vediamo.
Oggi, però, quando mi ha chiesto di sedermi accanto a lei per tenerle la mano l'ho fatto con maggiore convinzione del solito. Perché oggi quella mano mi serviva, più di altre volte. Oggi, senza saperlo, è stata lei a tenere la mia mano. Tanto che ho potuto chiudere gli occhi ed addormentarmi.
Lei, che ora è tanto fragile, mi ha cullato ancora una volta, come quando ero abbastanza piccolo da poter essere tenuto in braccio. A volte penso che queste piccole cose siano la mia ancora di salvezza. Soprattutto in questo periodo quando i miei stati d'animo mutano con lo scorrere dei minuti. 

Come se non bastasse mi ha anche portato un buon numero di Ferrero Rocher. Sicuramente rappresenteranno un ottimo rimedio ai miei sbalzi d'umore repentini.


1 commento:

  1. Le nonne sono sempre le nonne e se alle nonne ci aggiungi la cioccolata.... :)
    Buon 2013 Marco, spero che questo nuovo anno ti porti un po' di stabilità e di chiarezza sia per le faccende di cuore che per il resto!! :))

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